Il corpo delle donne e la mente delle donne. Il corpo delle donne è la mente delle donne. Il corpo delle donne e il virtuale. Il corpo delle donne è il virtuale. La distanza amplifica il corpo delle donne. La distanza lo fa sembrare immenso. Tu fratello maschietto che vieni qui a guardare le fotografie che abbiamo postato. Perché senti forse più forte in queste il nostro corpo e la nostra mente. La distanza, il virtuale non sono i nemici della vicinanza e del reale. La distanza, il virtuale sono la metamorfosi della vicinanza e del reale. Quanti numeri ci sono sotto queste curve. Sinusoidi, parabole, iperboli. Non si ha ellissi del corpo delle donne. Iperbolico corpo delle donne. Parabola di un blog che non vuole essere un blog.

Cuerpo de mujer, blancas colinas, muslos blancos,

te pareces al mundo en tu actitud de entrega …

sabato 12 dicembre 2009

Olympia - Édouard Manet

Olympia è un dipinto di Manet ad olio su tela realizzato nel 1863.
Oggi l'opera è conservata al Muséè d'Orsay di Parigi.
Come aveva già fatto nella Colazione sull'erba, Manet reinterpretò un altro capolavoro dell'arte rinascimentale, la Venere di Urbino di Tiziano in Olympia, un nudo che richiama anche le prime fotografie da studio. La donna raffigurata è magra, contro la moda del tempo che preferiva una donna "in carne", considerata più attraente.
Olympia, raffigurata in una posa classica, scioccò anche per il modo in cui il soggetto sembra guardare negli occhi l'osservatore (sguardo di sfida), mentre la cameriera di colore porge un mazzo di fiori da un presunto corteggiatore. Ma il motivo principale per cui il dipinto fece scalpore era la rappresentazione di una donna sul "posto di lavoro" in quanto prostituta (Olympia era infatti un nome molto diffuso tra le prostitute), aspetto sottolineato dal nastrino di raso nero al collo della donna, tipico delle prostitute del tempo.
Anche se la mano sinistra copre il pube il riferimento al pudore e alla tradizionale virtù femminile è ironico. La posa volutamente sprezzante, con la mano sinistra premuta sul ventre, ricorda alcune immagini pornografiche del tempo che, con lo sviluppo della fotografia, cominciavano a circolare clandestinamente nei salotti mondani. Il pittore dipinse la donna di colore per creare uno spazio più "normale", in quanto la presenza di una donna bianca avrebbe conferito allo spazio una tonalità troppo "pulita, ideale", troppo chiara insomma. La figura in questione inoltre si può inscrivere in un triangolo simile a quello creato dalle piega del lenzuolo del letto sulla parte bassa a sinistra, in cui Olympia è l'asse che separa specularmente queste figure.


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